Ritenuta d’acconto

Emettere una ritenuta d’acconto è una pratica comune per tutte quelle persone che svolgono delle attività professionali su commissione, saltuariamente, per le quali non c’è la necessità di avere un rapporto di lavoro duraturo nel tempo e contrattualizzato.

Perchè si chiama ritenuta d’acconto quindi? Perchè il professionista che esegua la sua prestazione occasionale riceve un compenso dal quale viene già detratto l’acconto sull’Irpef da versare allo stato. In parole semplice il sig. Mario Rossi esegue un lavoro occasionale e riceve un compenso lordo di 1200€. La ritenuta d’acconto per il suo lavoro è pari al 20% (questa percentuale è l’acconto da versare all’Irpef e varia in base al tipo di lavoro svolto), ovvero 200€. Il committente del suo lavoro trattiene questi 200€ e li versa allo Stato, ed effettua un pagmanto a Rossi pari a 1000€ netti. 

Osserviamo in dettaglio cosa significa lavorare in con ritenuta e quali vincoli e vantaggi ci sono.

Cos’è la ritenuta d’acconto?

Per eseguire un lavoro esprimendo la propria professionalità, un soggetto fisico ha a disposizione svariate forme di collaborazione e contrattualizzazione. Le principali sono: 

  • Contratto di lavoro
  • Emissione di fattura
  • Prestazione d’opera occasionale

La prima, il contratto di lavoro, implica che il datore di lavoro e il lavoratore, intendano avere una collaborazione che sia duratura nel tempo, vincolandosi ad una durata di lavoro definita o indefinita, ad un compenso fisso, a obblighi e diritti. Nel caso in cui, invece, il lavoratore sia un professionista autonomo, svolge la sua professione emettendo una fattura per ogni lavoro che effettua, senza la necessità di avere un vincolo contrattuale con il datore di lavoro. In questo caso il lavoratore autonomo ha molti obblighi nei confronti dello Stato in termini di tasse e pagamenti. La prestazione d’opera occasionale viene in aiuto a tutti quei soggetti che hanno la necessità di svolgere saltuariamente dei lavori (entro una soglia massima annuale) per un committente, ma non intendono nè avere un contratto di lavoro vincolante, nè una posizione definita nei confronti dello Stato. Ogni qual volta un soggetto fisico effettua un lavoro occasionale per un altro soggetto o un’azienda, emette una ritenuta d’acconto al fine di regoalmentare fiscalmente la sua prestazione, sia nei confronti dello Stato, sia nei confronti del committente. 

Come funziona la ritenuta d’acconto?

Come acennato poco sopra, la ritenuta da’acconto corrisponde ad un anticipo che il datore di lavore effettua nel versamento Irpef allo stato. Ogni persona fisica residente in Italia ha l’obbligo di versare allo Stato una tassa su tutte le sue fonti di reddito. Per le prestazioni occasionali è il datore di lavoro che effettua questo versamento per conto di chi ha eseguito la prestazione.

Come calcolare la ritenuta d’acconto?

Calcolare la ritenuta d’acconto è semplice utilizzando il nostro strumento di calcolo ritenuta d’acconto online. È sufficiente inserire tutti i dati del lavoratore, del datore di lavoro, l’importo netto della prestazione, la data e il numero della ricevuta. Il tool ritenuta d’acconto calcolo genera un pdf con tutti i dati necessari per la corretta compilazione, e può essere subito inviato al committente del lavoro per ricevere il pagamento.

Esempio di ritenuta d’acconto

Qui di seguito riportiamo un ritenuta d’acconto modello che viene generato dal nostro strumento di calcolo:

Ritenuta d acconto

Ritenuta d’acconto chi la paga?

L’acconto del versamente Irpef deve essere sempre effettuato dal committente del lavoro,ovvero dalla persona fisica o azienda che richiede una prestazione. Il pagamento dell’acconto Irpef è da effettuarsi entro il 16° giorno del mese successivo tramite modello F24. Quanto il lavoratore dovrà effettuare la dichiarazione dei redditi, lo Stato potrà restituirà una parte o tutto l’acconto versato se l’Irpef non fosse dovuta, oppure chiederà un conguaglio se le imposte dovute eccedono il 20% già versato.

È bene precisare che al lavoratore che emette ricevuta di prestazione d’opera occasionale, il pagamento deve essere effettuato nel giorno stesso indicato sulla ricevuta, in quanto la stessa certifica la quietanza di pagamento.